LE CRONACHE DI DRAGONLANCE

rpw0786915749.jpgQuesto è il libro di cui scrivo davvero dal cuore.

Le cronache di dragonlance, di Margaret Weis & Tracy Hickman, ovvero la raccolta comprendente:

 i draghi del crepuscolo d’autunno
i draghi della notte d’inverno
i draghi dell’alba di primavera

è la seconda saga fantasy più letta al mondo, dopo “il signore degli anelli”.

Nonostante qualcuno malignamente dica sia una leggenda, e qui l’autrice lo ha ribadito in una intervista, i tre libri sono basati su una serie di partite di Advanced Dungeon’s & Dragons.

 

Questo rende i libri unici, perchè per quanto sia bravo un autore, in ogni personaggio ha comunque una influenza la personalità del lettore. Qui invece ogni personaggio ha davvero una personalità distinta, perchè era un giocatore diverso e quindi ben distinto dall’autore.

I libri sono una saga fantasy straordinaria, nei quali i “buoni” che poi del tutto buoni non sono (Raistlin) devono impedire che la Regina dei Draghi, Takhisis, conquisti il mondo.

I libri sono eroici, commoventi, buffi, struggenti e splendidi.

Weis ed Hickman ci prendono per mano e ci fanno ammirare l’eroismo di Sturm Brightblade sulla Torre del Sommo Chierico, la follia e la simpatia travolgente di Tasselhoff Burrfoot (che in un altro ciclo salva l’universo dimostrando che anche gli ultimi possono fare la differenza), il modo burbero ma sincero di voler bene agli amici di Flint Fireforge, l’amore fraterno sempre e comunque di Caramon Majere, la determinazione e la voglia di emergere da una vita di umiliazioni e sofferenza di Raistlin Majere.

Dragonlance è una splendida favola, molto americana, nella quale vedi che anche gli ultimi possono fare la differenza e che quindi tutti devono avere la loro opportunità, che per gli amici ci si può sacrificare, che esistono eroi che combattono per l’onore e proteggere i più deboli e che, in qualsiasi avversità non può piovere per sempre e che alla fine, se non molli, vinci.

Non è paragonabile a nessun ciclo fantasy abbia letto, e li ho letti quasi tutti, e presto sarà una splendida trilogia a cartoni animati al cinema.

Non dico altro della trama, ma se vi piace la fantasy e se volete conoscere dei personaggi che per tutta la vita vi resteranno nel cuore, come Flint che aspetta vicino alla stella rossa un kender pazzo quando avrà finito di girare il mondo (capirete leggendo, è il pezzo più poetico e commovente di tutto il ciclo) dovete assolutamente leggere la trilogia.

Marco Panattoni

8 comments

  1. Ho letto questi libri circa otto anni fa e sono diventati una parte di me, nel bene o nel male. Comunque, questa storia che stia per uscire una trilogia animata al cinema mi suona nuova. Riesci a darmi qualche altra informazione?

  2. dal sito ufficiale:

    The Film:

    An animated version of Dragons of Autumn Twlight is being produced for a worldwide commercial theatrical release.

    Director:

    The film is being directed by Will Meugniot, whose credits include “Stargate: Infinity” and “The Real Ghostbusters”.

    Writer:

    The screenplay has been adapted by George Strayton, whose credits include “Cleopatria 2525”, “Xena: Warrior Princess” and “Hercules: The Legendary Journeys”.

    Production Companies:

    The film is being produced by Toonz Animation, Commotion Pictures and Epic Level Entertainment, with conceptual artwork from Kunoichi and others. Paramount Pictures will be looking after worldwide distribution.

    Cast:

    Casting for the Dragonlance movie is largely complete. The following cast members are confirmed for the movie:

    Tanis Half-Elven
    Michael Rosenbaum (Lex Luthor di Smallville)

    Raistlin Majere
    Kiefer Sutherland (Jack Bauer di 24)

    Goldmoon
    Lucy Lawless (Xena)

    Flint Fireforge / Fewmaster Toede
    Fred Tatasciore

    Tika Waylan
    Michelle Trachtenberg

    Caramon Majere
    Rino Romano

    Tasslehoff Burrfoot
    Jason Marsden

    Fizban The Fabulous
    Neil Ross

    Sturm Brightblade
    Mark Worden

    Riverwind & Gilthanas
    Phil Lamarr

    Bupu
    Jentle Phoenix

    Laurana
    Caroline Gelabert

    Takhisis
    Nikka Futterman

  3. Grazie. Ho visto il trailer su youtube. Personalmente avrei preferito una produzione diversa, meno “g.i.-joe style”, ma tant’è.

  4. Non mi ero mai avvicinata al genere fantasy ritenendo, non conoscendolo affatto , che fosse un genere destinato solo ai ragazzi.
    Ho letto la trilogia, per ben due volte di fila questa estate.
    Me ne era stata consigliata la lettura e devo dire che non sono rimasta delusa.
    Affatto.
    Quello che tu dici nella recensione ( ….gli ultimi possono fare la differenza e che quindi tutti devono avere la loro opportunità, che per gli amici ci si può sacrificare, che esistono eroi che combattono per l’onore e proteggere i più deboli e che, in qualsiasi avversità non può piovere per sempre e che alla fine, se non molli, vinci. ) la rendono davvero una bellissima e avvincente favola.
    E’ il classico libro in cui si entra con molta facilità …e con difficoltà se ne esce….

    E le favole, per fortuna, non sono destinate solo ai ragazzi.

  5. Dragonlance è una serie di libri veramente stupendi. E profondi….credo che insegnino moltissime cose. Sono cresciuta con questi libri e ancora lo sto facendo. Raistlin come personaggio mi ha insegnato davvero molto, è quello che mi somiglia di più come carattere e mi ci ritrovo parecchio.
    Non potrei non dire che non amo questi libri, li amo…provo quasi affetto per i personaggi…per la loro storia.
    Se ti va vieni a farmi un salutino nel mio sito 🙂 (attento ai kender che spopolano però!). Che le Tre Lune guidino sempre la tua magia. Eleuteria

  6. Una trilogia bellissima, che ho letto con piacere e coinvolgimenti quando avevo 16 anni, e in questi giorni, avendone 27, ho di nuovo gustato con immenso piacere, nonostante mi fossi ormai da tempo allontanato dal genere fantasy per dedicarmi ad altre letture. Questo perché i personaggi sono costruiti con cura e seguiti nella loro crescita che li porta dall’essere delle maschere abbastanza stereotipate (come tra l’altro fanno notare ironicamente gli autori per bocca del Signore dei draghi sconfitto a Pax Tharkas, poco prima del’inizio del duello con gli eroi) all’acquisire profondità e spessore, guadagnando oscurità, sfaccettature, e dilemmi interiori e diventando alcune delle figure a cui maggiormente mi sono affezionato tra le moltissime di cui ho letto negli anni. Condivido appieno tutto ciò che è stato detto sui bei messaggi che il libro veicola e sulla commozione intensa di alcuni momenti della storia, resi per altro benissimo dagli autori. Unica nota positiva: la traduzione, soprattutto nel primo libro, è spesso approssimativa e poco riuscita. Lo stile del traduttore non mi è piaciuto particolarmente, e a volte ci sono alcune scelte di gusto abbastanza discutibili secondo me.

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