La scrittrice abita qui.

scrittriceDedico sempre una parte del mio tempo ad approfondire alcuni aspetti degli scrittori che amo : faccio ricerche su Internet, leggo autobiografie e biografie, poi cerco di travasare il materiale raccolto in una nota snella e leggibile, da postare nel blog, per trasmettere ad altri le informazioni che mi sono divertito a raccogliere.

Il mio è un lavoro prevalentemente sedentario: si svolge tutto all’interno del mio studio tra la poltrona in cui mi siedo a leggere i testi e il tavolino del pc che mi serve per fare gli approfondimenti in internet.

Qualche volta mi capita, viaggiando, di andare a visitare la casa di uno scrittore. Ma è un evento occasionale e fortuito, non programmato e non legato alle mie ricerche.

Insomma, sono un po’ come Nero Wolfe ( senza averne l’intuizione e il talento investigativo): mi piace arrivare ai miei risultati senza muovermi di casa

Ecco il motivo che mi ha fatto apprezzare un libro bellissimo che sento di consigliarvi, “La scrittrice abita qui” di SANDRA PETRIGNANI ( Neri Pozza Editore)

Sandra Petrignani non si limita a leggere dei libri e a fare delle ricerche , cosa che comunque fa in maniera certo più professionale e approfondita della mia.

Sandra va di persona. Prende un aereo, noleggia un’auto e va a Charleston Farm.

charleston2Cos’è Charleston Farm?
Lasciamo la parola a Sandra:

Se c’è una casa dei sogni questa è Charleston Farm. Si trova nel sud-est inglese, Sussex, nella zona intorno a Firle nella provincia di Lewes, un paesotto piatto e insignificante. Per arrivare a lewes da Londra si impiega circa un’ora lungo la 295, poi bisogna imboccare la strada per Hastings. La costruzione di Charleston è esattamente quella che appare in un quadro di Vanessa Bell del 1950: solida e quadrata come le case che disegnano i bambini, con le finestre in due file ordinate, il tetto rosso e i comignoli.
[…]
Era stata Virginia Woolf a individuare la fattoria di Charleston come il posto ideale per sua sorella e la sua numerosa famiglia. Vanessa vi si installò nell’ottobre del 1916″

Il libro è questo: come dice il risvolto di copertina è un po’ pellegrinaggio, un po’ seduta spiritica e ci porta nei luoghi della vita di sei grandi scrittrici: Grazia Deledda, Marguerite Yourcenar, Colette, Alexandra David- Néel, Karen Blixen, Virginia Woolf.

Il libro è un insieme di tasselli di mosaico pazientemente raccolti.

petrignanisandra006alta_333_500Ogni capitolo contiene la descrizione di luoghi e oggetti appartenuti ad ognuna delle scrittrici, ci racconta gli incontri con coloro che le hanno conosciute da vicino, mette a fuoco abitudini, fobie, vezzi, momenti di esaltazione e di malinconia.

Insomma, se amate quelle scrittrici e , come me, siete, oltre che affascinati dai loro scritti, curiosi di capire la loro personalità, questo è un libro che vi piacerà.

E’ scritto con amore, come qualcuno sostiene si debba cucinare .

E che cos’è questo libro se non una specie di pranzo di Babette, con sei portate, in ognuna delle quali sono stati mescolati insieme tanti ingredienti diversi e gustosi ?

E Sandra, per tornare al paragone di prima, è un po’ Nero Wolfe e un po’ Archie Goodwin : mette insieme l’intelligenza del primo personaggio con il dinamismo del secondo.

Concludo, lasciando ancora una volta la parola a Sandra:

“Il progetto di questo libro ha preso forma nella fattoria della fata Vanessa. E’ stato a Charleston, nel 1986, che per la prima volta ho messo in relazione la vita sentimentale delle persone con la casa in cui abitano.
Charleston è l’apoteosi di quella idea.
Credo che, anche nei casi più modesti, nulla sia più rivelatore sull’affettività di un essere umano quanto il luogo in cui vive e gli oggetti di cui si circonda”
monks house

(Monks House – la casa di Virginia Woolf, a 15 km da Charleston Farm)
FILIPPO CUSUMAMO

3 comments

  1. Quando ho cominciato a leggere questo libro, ho vissuto esattamente la stessa esperienza. Pomerriggi a fare ricerche su Internet sui luoghi di cui Sandra Petrignani ha scritto. In particolare mi sono innamorata di Charleston farm, iscritta alla loro newsletter, sogno di andare di persona a respirare quell’atmosfera.
    Complimenti per il blog.
    Saluti
    Gina

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