arezzo

“Scott Wilson 2” lancia la Stwc Cinema

Domenica 17 Aprile, al Teatro Pietro Aretino di Arezzo, la prima assoluta del film Scott Wilson 2 – Il nuovo giorno è riuscita nell’impresa di fare il tutto esaurito e di costringere alcuni spettatori a stare in piedi, una volta riempiti i 130 posti del teatro.

In sala c’erano moltissime autorità, a partire dal sindaco Giuseppe Fanfani, c’era il cast al completo, c’erano le classi dell’Istituto Piero della Francesca che ha collaborato al progetto, e soprattutto c’era tanta gente comune.

Il film, un vero e proprio kolossal di due ore e mezzo, la cui lavorazione è durata diversi mesi, è scritto e diretto dal giovane aretino Vittorio Martinelli, 24 anni, praticante avvocato, e prodotto dalla Stwc Cinema, neonata associazione giovanile culturale, che si propone di creare opere ed eventi cinematografici a sfondo sociale, mettendo alla prova la creatività giovanile senza pretese di professionismo.

La pellicola è ambientata in un prosssimo futuro, in cui la società è dominata da un regime che controlla la popolazione abbattendo ogni forma di cultura e di istruzione, chiudendo scuole e proibendo libri. Scott Wilson, il protagonista, deciderà di aprire gli occhi davanti alla realtà solo dopo che la sua vita sarà sconvolta da alcuni eventi, che lo spingeranno ad entrare nelle forze di resistenza per cercare di riportare la libertà nel suo paese.

Tante le locations delle riprese, in cui si ambienta il film: si va da Arezzo alle campagne circostanti, da Montevarchi a Lucignano e Castiglion Fiorentino, fino a ad arrivare al Monte Amiata, Grosseto e le località costiere.

Ma al di là del successo della serata, l’evento ha creato le basi per un percorso futuro dell’associazione, che si va ingrossando di nuovi associati e di nuovo entusiasmo, percorso fatto già di nuovi progetti in cantiere: fra questi, il più importante è sicuramente quello sulla ricostruzione dell’eccidio nazi-fascista di Civitella e San Pancrazio, per il quale la Stwc Cinema sarà affiancata da veri professionisti del settore e si misurerà con un progetto in scala europea.

Intanto, ci sono già inviti per replicare la proiezione del film. Si partirà, nelle prossime settimane, da Lucignano e Castiglion Fiorentino.

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Recensioni del cuore

DOMENICA 1 GIUGNO 2008 PARTIRA’ IL CONCORSO “RECENSIONI DEL CUORE”
promosso dal blog ( “figlio” della CONOSCENZA RENDE LIBERI ) IL MESTIERE DI LEGGERE

librilatpiccIl concorso e il bando verranno presentati alle ore 18,00 di Domenica 1 giugno presso EDISON BOOKSTORE AREZZO , partner dell’iniziativa insieme alla Casa Editrice Prometheus di Milano


Vi chiediamo di partecipare anche con poche righe raccontandoci di un libro che è rimasto nel cuore, nella mente.

Un libro che vi ha seguito nel corso della vostra vita.

La commissione composta da amanti della lettura, come amano definirsi e che nella vita di tutti i giorni svolgono la professione di docenti di scuola superiore, è al completo.


Prof. ANGELA PECORARO

Prof. FRANCO CIOCCA

Prof. ALESSANDRO TEMPI

A partire dal 1 giugno e fino a tutto il 31 agosto 2008 le recensioni possono essere inviate a recensioni@laconoscenzarendeliberi.it

Affilate le penne……..

Marino Magliani,Quella notte a Dolcedo

MARTEDI’ 20 MAGGIO 2008 -ore 21,00- presso la libreria ( piazza Risorgimento, 31 Arezzo )
presentano

MARINO MAGLIANI ,QUELLA NOTTE A DOLCEDO
Longanesi ,Pagine 264 , Anno 2008

dolcedo C’è una nostalgia che impedisce di vivere e un’altra che spinge a tornare. Hans Lotle, soldato tedesco che ha combattuto la guerra in Liguria, le conosce entrambe. Ma da Berlino Est non è semplice tornare nei luoghi dove, una notte d’estate del 1944, è avvenuta una strage. Tutto era accaduto in fretta: urla, spari, granate in un fosso dove era nascosta un’intera famiglia. Chi li aveva traditi, e perché? Lì, tra i rovi, Hans aveva intravisto lo sguardo terrorizzato di una bambina. E non aveva mai più dimenticato. In Germania intanto qualcuno lo controlla. È un ufficiale della DDR che lo fa seguire fino a dopo la caduta del Muro. È per qualche conto lasciato in sospeso dalla guerra? O si tratta di motivi personali? Ora lui è riuscito a tornare a Dolcedo: potrebbe far luce su quell’episodio tragico, o potrebbe farlo Lori, una giovane donna un po’ sbandata legata a filo doppio alla verità che lui sta cercando. Piano piano, però, il paesaggio lo rapisce con i suoi odori e i suoi ulivi, tanto che la sua ricerca alla fine diventa altro: un modo di continuare a sfuggire alla vita, anche. E come i mammut che qui venivano a morire, Hans finirebbe dimenticato da tutti se da Berlino qualcuno non lo venisse a cercare con una sorprendente proposta.L’intervista a Marino Magliani per Il nostro blog “Caffe della conoscenza rende liberi “, rilasciata ad Andrea B.Nardi.

un brano dell’intervista:

Quando hai cominciato a scrivere questa storia?

Alla fine degli anni 80. Quella del veterano tedesco che torna in Liguria è sicuramente uno dei primi personaggi che ho incontrato camminando sulla spiaggia di IJmuiden, dove vivo da vent’anni ormai.

Inizialmente era un cittadino della Germania Ovest, ma poi mi sono reso conto che non reggeva. Un cittadino libero di lasciare la sua terra, com’era uno della Germania Ovest, non avrebbe mai aspettato più di 40 anni prima di tornare sul campo di battaglia a cercare di capire, di spartire una colpa.

Così un giorno, sulla spiaggia di IJmuiden, al fondo – si tratta di una spiaggia lunga chilometri – incontrai un vecchio. Mi aspettava, disse, era il personaggio Hans Lotle. Aveva fatto anch’egli la guerra in Liguria, ma era di Berlino Est, per questo durante tutto questo tempo non era potuto tornare.

Se fosse stata una grande colpa di cui liberarsi, il bisogno di indagine non avrebbe portato il veterano Lotle a tentare lo stesso di scappare da Berlino per tornare in Liguria?

Certamente, l’avrebbe fatto, ma avrebbe lasciato sua madre di là e qui c’è un torrente che scorre sotterraneo accanto all’indagine, un corso alimentato dal rapporto con sua madre, che giustifica il fatto per cui non sia mai potuto tornare se non quando sua madre é morta.

segue sul Caffe della conoscenza rende liberi