– Vivi in fretta, muori giovane e lascia di te un cadavere bello da vedere. (I bassifondi di San Francisco)
– Nessuno colpisce duro come la vita. (Rocky)
– Gli amici tienili stretti, ma i nemici ancora di più. (Il Padrino)
– Per quanto mi riguarda, internet è solo un modo nuovo per essere respinto da una donna. (C’è posta per te)
– A scuola mi esclusero dalla squadra di scacchi per la mia statura. (Io e Annie)
– Sia lodato Gesù Cristo. – Perché? (Lo chiamavano Trinità)
– Alla fine vinceremo noi, perché moriremo liberi. (Geronimo)
– Andiamo a morire? – Perché no? (Il mucchio selvaggio)
– Nello spazio nessuno può sentirti urlare. (Alien)
– Credo che il solo modo di fermarlo sia fare un altro film. (Nightmare)
– Al mio segnale, scatenate l’inferno. (Il gladiatore)
Sono milleuno le battute meravigliose raccolte in questo nuovo libro della vulcanica Stampa Alternativa, e, a fronte di migliaia di titoli di narrativa e saggistica superflui nell’editoria italiana, possiamo senza tema affermare che questo libro è necessario. Racchiudere le frasi celebri, dimenticate e no, del cinema è un’operazione molto più importante di quanto si possa pensare. Significa dare il giusto risalto e valore a una semplice battuta che però spesso concentra in sé il lavoro artistico di un intero testo, di una sceneggiatura; significa far esplodere una bomba letteraria tramite una frase che allarga improvvisamente il senso del film nel suo insieme. Senza quella battuta, probabilmente, quel film sarebbe stato diverso, e diversi saremo stati anche noi.
Diviso in sezioni come un’opera scientifica (comico, western, drammatico…) il libro è perfetto e custodisce un patrimonio infinito di pensieri. Alla fine il capitolo Note consegna al lettore informazioni succulente e curiose.
«Si ride, si piange, si odia, ci si appassiona: il cinema rappresenta tutte le sfaccettature dei sentimenti umani, mantenendo intatta la sua magia a dispetto della crisi di idee e di capitali. Se è vero che ciascun cinefilo ha la sua lista di battute celebri da snocciolare in ogni occasione, la scelta di Alessandro Paronuzzi deluderà inevitabilmente qualcuno, ma pare fatta apposta per provocare i lettori a stilare la propria».
Un libro assolutamente da tenere e leggere con calma, da rileggere, da regalare. Un raro piacere.
Alessandro Paronuzzi
IL CINEMA IN 1001 BATTUTE
Stampa Alternativa
pp. 24o